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S. Dal Lago - F. Castiglion

La devozione a S. Antonio trasmessa ai bambini

In tutti i paesi e città, noi cristiani preghiamo per l'intercessione di un santo a cui siamo particolarmente devoti, rivolgendoci con fiducia per chiedere aiuti o grazie.

A Lonigo abbiamo la devozione a S. Antonio di Padova e la fortuna di avere un convento antoniano.

La festa si celebra in occasione della sua morte, il 13 giugno e tutta la cittadinanza partecipa con grande fervore. I frati, in questi giorni, ripercorrono le tappe fondamentali del suo ministero senza tralasciare l'attesissima benedizione dei Gigli e dei bambini, invocando la sua protezione.


Proprio il giglio e il bambino sono stati gli emblemi di S. Antonio, uno rappresenta la purezza del cuore e dell'anima, l'altro rappresenta il bambino Gesù. Infatti, dai testi si racconta che mentre Antonio si trovava a predicare nella zona di Camposampiero, fu ospite di una famiglia, ma mentre pregava e meditava nella sua camera, il padrone di casa lo spiò e lo vide con in braccio un pargoletto. Antonio, dopo che ebbe pregato, chiamò il padrone obbligandolo a non raccontare ciò che aveva visto. Solo dopo la sua morte l'uomo raccontò il fatto. Ma molti sono gli episodi dove confermano i miracoli del Santo, come quello del bambino annegato che gli fu ridata la vita, il bambino rattrappito che riprese a camminare e il neonato che riconobbe il padre chiamandolo per nome.

Antonio oltre ad essere un uomo di grande cultura e preghiera, era un uomo umile, amorevole, con una spiccata capacità di ascolto, dialogo e predicazione e riusciva a coinvolgere folle immense e di ogni ceto sociale.

Per questo è il Santo della famiglia, dei bambini dei poveri, e di chiunque abbia dei bisogni sia materiali che spirituali.

Molte sono le correlazioni che trovo in S. Antonio e i nonni ai tempi nostri, dove i nostri figli e i nostri nipoti, ricorrono a noi per essere aiutati in una società dove sembra che tutto sia contro a chi desidera crescere in modo autentico una famiglia cristiana.

A tal proposito mi vengono in mente le parole di papa Francesco di qualche anno fa, dove richiamava l'importanza dei nonni.

I nonni, dice papa Francesco, sono padri e madri due volte, hanno la sensibilità di capire le situazioni più difficili, e quando pregano, la loro preghiera è forte e potente.

Ai nonni che hanno avuto la benedizione di vedere i figli dei loro figli, è affidato un compito grande, e cioè trasmettere l'esperienza della vita, la storia di una famiglia, di una comunità, condividendo con semplicità, saggezza e fede.

Ringraziamo quindi ancora una volta il Signore per averci fatto dono di S. Antonio, affidando a lui la nostra preghiera, certi che saremo ascoltato.

O buon S. Antonio prega per noi, per le nostre famiglie e per i frati, tuoi discepoli, di tutto il mondo!

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